Alberi e prati
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Perché parlare di prati? Perché gli alberi urbani vivono, quasi sempre, in un prato e con esso creano un sistema di relazioni. In natura, l'albero, mantiene attorno a sé uno strato di pacciamatura (foglie, rami secchi, pezzi di corteccia, ecc.) utile al mantenimento della vita del suolo, ai cicli biogeochimici e alla protezione dell'apparato radicale che in un giardino non si trova mai. Foglie, rametti, pezzi di corteccia sono costantemente rimossi, il prato viene regolarmente falciato e i residui asportati ed in questo modo si impoverisce il suolo di elementi di cui sia il prato sia l'albero hanno bisogno. Ecco, allora, le concimazioni, l'inoculo di batteri e funghi utili, di sostanze umettanti, ecc.
Se, invece, lasciassimo parte dei residui della falciatura e le foglie così che possano disgregarsi e tornare al suolo sotto forma di elementi minerali, organici, gas, ecc? Il taglio mulching, ovvero lo sfalcio dell'erba con macchine che non raccolgono i residui ma li sminuzzano e li lasciano sul posto sono una grande risorsa sia in termini pratici ed economici -non occorre portare via nulla-, sia in termini ecologici perché permettono il ritorno di buona parte della sostanza prelevata dal suolo al suolo stesso con grande beneficio sia per il prato sia per gli alberi. In autunno è auspicabile falciare il prato senza prima asportare le foglie così che parte di ciò che è stato prelevato dagli alberi e dalle altre piante arboree torni al suolo. Qui sotto riporto un articolo pubblicato sulle pagine della Michigan State University a sostegno di questa tesi.
Libera traduzione dell'articolo Mowing Lawn Turf (E0013TURF) di G.T. Lyman pubblicato dalla Michigan State University
Lo sfalcio dell’erba
Lo sfalcio è il principale intervento per la cura del prato, eseguito con la giusta altezza di taglio e una frequenza corretta, è essenziale per la sua salute e per avere un tappeto erboso fitto. La rimozione della parte apicale della foglia dell’erba induce le piante a formare nuovi cespi, rendendo il prato più fitto. Lo sfalcio può influire anche sulla qualità dell’acqua nel suolo. Un prato sano può resistere meglio all’aggressione dei parassiti ed ha bisogno di meno input per il controllo degli stessi. Una fitta copertura del tappeto erboso aiuta, inoltre, a prevenire l’erosione del suolo (n.d.t. run-off o dilavamento).
L’altezza del taglio
Le erbacee impiegate per la formazione dei tappeti erbosi sono ben adattate al taglio frequente, ciò nonostante un taglio troppo basso ridurrà la vigoria delle piante riducendo la loro capacità di fotosintesi. Esiste una relazione diretta tra l’altezza del taglio e la quantità di radici che una pianta erbacea può mantenere. Abbassare l’altezza di taglio ha ripercussioni negative sull’apparato radicale e sulla capacità della pianta di assorbire acqua e sostanze nutritive. Negli ultimi anni, le raccomandazioni per l’altezza di taglio indicano una sempre maggiore altezza. In passato era raccomandato falciare i prati con un’altezza di taglio di 3,8cm (1,5 inches); gli standard attuali suggeriscono, invece, un’altezza di taglio compresa tra 5.8 e 9.5cm (2 e 3,75 inches). Foglie dell’erba più lunghe inducono una maggiore resistenza della pianta agli stress abiotici (siccità, colpi di calore, calpestio ecc.). Ciò è particolarmente importante durante il periodo estivo. Le piante d’erba con foglie più lunghe e con una maggiore densità hanno maggior effetto ombreggiante della superficie del terreno e questo riduce la possibilità di germinazione dei semi delle erbacee spontanee (in particolar modo delle erbe a foglia larga (Digitaria sanguinalis, Setaria viridis, Stellaria media, Plantago major, Trifolium repens, Taraxacum officinale, Geranium molle, Capsella bursa-pastoris, Cirsium arvense, Agropyron repens, Poa annua, ecc.), in particolare di Digitaria sanguinalis (Sanguinella comune). Questo è un eccellente modo per ridurre l’uso di erbicidi, specialmente dove il prato è adeguatamente fertilizzato e irrigato (n.d.t. in Italia, da alcuni anni, sono stati proibiti molti principi attivi -prodotti- impiegati per il diserbo selettivo).
La frequenza di taglio
Una regola generale è quella di non rimuovere più di un terzo della superficie fogliare totale durante lo sfalcio del prato; ciò può richiedere lo sfalcio del prato ogni 4-5 giorni nel periodo primaverile. La tabella seguente descrive la crescita consentita tra gli sfalci ad altezze di taglio specifiche. Dalla tabella si evince che con altezze di taglio più elevate diminuisce la necessità di sfalci frequenti ed è desiderabile durante i periodi di rapida crescita. La rimozione di oltre un terzo della superficie fogliare totale, al contrario, impone sfalci più frequenti e può gravemente danneggiare la pianta dell’erba diminuendo la capacità di sostenere un apparato radicale esteso e profondo.
Altezza di taglio | Altezza dell’erba per il nuovo taglio | Crescita tra due sfalci |
---|---|---|
1,00 | 1,50 | 0,50 |
2,00 | 3,00 | 1,00 |
2,50 | 3,75 | 1,25 |
3,00 | 4,50 | 1,50 |
3,50 | 5,25 | 1,75 |
Trattare il prato con gli sfalci
Quando possibile restituisci al prato ciò che è del prato!
Quando il prato viene falciato in modo da rimuovere meno di un terzo della superficie fogliare totale (un terzo della lunghezza del filo d’erba), i residui possono essere lasciati sul posto senza necessità di essere asportati. L’eccessivo accumulo di residui di tagli non frequenti possono, al contrario, soffocare il prato e dovrebbero essere asportati. Un malinteso comune è che i residui del taglio, lasciati sul prato, promuovano la formazione del feltro: non è vero. I residui del taglio non danno un contributo significativo allo spessore del feltro e dovrebbero essere lasciati tutte le volte che è possibile così che le sostanze e l’acqua prelevate dal suolo vi ritornino. Le foglie dell’erba contengono principalmente acqua e si disgregano rapidamente rilasciando sostanze nutritive. Restituire i residui di erba significa che le concimazioni azotate possono essere ridotte addirittura di ben 1 chilo ogni 300m² l’anno. Significa che i prati che non vengono mai concimati (n.d.r. ad esempio quelli di proprietà pubblica) godranno di una concimazione a costo zero. Per migliorare questa pratica sono ora disponibili tosaerba mulching che sminuzzano la porzione di foglia tagliata e la spargono sul prato senza la necessità di disfarsi dello scarto dello sfalcio.
Se i residui dello sfalcio vengono rimossi, possono essere compostati od utilizzati come pacciamatura. Le compostiere domestiche stanno diventando sempre più popolari ed i resti di erba sono indispensabili per ottenere un buon compost. Un concetto importante per il compostaggio è quello di creare il corretto bilancio carbonio-azoto (sostanza legnosa e sostanza verde) nella compostiera. Molti esperti suggeriscono un rapporto carbonio:azoto di 30:1 per avere il miglior risultato. I residui di erba verde sono relativamente ricchi di azoto, con un rapporto approssimativo di 13:1. Sarà più efficace combinare o stratificare i residui di erba con foglie di alberi, paglia, terra ed altri materiali considerati ad alto contenuto di carbonio.
Molti giardinieri usano i residui di erba come pacciame in orti o giardini ornamentali. Questo è un uso eccellente di questo materiale ma è necessaria cautela se i prodotti per il controllo delle infestanti sono stati applicati di recente (diserbanti selettivi). Nei test condotti presso la Michigan State University (MSU) i ricercatori hanno applicato diversi prodotti per il controllo delle infestanti del prato poi hanno falciato a 2 e 14 giorni dall’applicazione ed hanno usato i residui di taglio come pacciamatura intorno a diverse varietà di fiori e piante annuali. Alcuni dei prodotti per il controllo delle infestanti presenti sui residui di taglio usati come pacciamatura hanno danneggiato le piante anche quando i prodotti sono stati distribuiti 14 giorni prima dello sfalcio. I prodotti per il controllo di insetti o malattie, invece, non hanno causato lesioni evidenti. In conclusione: occorre attendere almeno due settimane dall’applicazione dei prodotti per il controllo delle infestanti prima di utilizzare i residui per la pacciamatura. I residui dello sfalcio possono essere restituiti al prato o impiegati per il compost. I prodotti per il controllo delle infestanti si degraderanno rapidamente durante il processo di compostaggio.
Attrezzature per la falciatura
La cosa davvero importante per un taglio di qualità, con qualsiasi macchina rasa erba, è una lama ben affilata e ben regolata. Lame mal affilate e mal regolate sfibrano l’erba anziché tagliarla, agevolando i patogeni e rendendo meno brillante il colore dell’erba. Un modo semplice per eseguire questa operazione è acquistare una lama per falciatrice aggiuntiva in modo da poter tenere sempre una lama affilata a portata di mano. La frequenza di sostituzione della lama dipende da come viene utilizzata la macchina rasaerba. Molti gestori di campi professionali cambiano lama quotidianamente, una volta al mese sarebbe un buon inizio. Per ottenere migliori risultati è meglio falciare quando il tappeto erboso è asciutto, questo eliminerà anche la formazione di piccoli mucchi di residui di sfalcio. Variare la direzione di taglio di volta in volta può ridurre il compattamento del suolo. I recenti progressi tecnici delle falciatrici mulcing le hanno rese sempre più popolari. Differiscono dalle falciatrici a raccolta perché l’erba tagliata viene più volte sminuzzata all’interno della scocca della macchina.
Note
Ringrazio l’agronomo Riccardo Dal Fiume per la segnalazione dell’articolo.
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